martedì 23 ottobre 2012

Due vie...

Non credevo che litigare con Nicolas mi facesse sentire così in colpa e così soddisfatto allo stesso tempo.

Nicolas vuole partecipare alla mostra della Shouye sulla guerra e la pace con una canzone, ma non sa suonare, quindi ha chiesto a me di farlo.
Io gli ho detto che secondo me non sarebbe servita a niente quella mostra perché tanto le opere vengono censurate delle bluejacks, quindi alla fine saranno tutte cose del Core.
Non lo sto inventando, anche Lars l'aveva detto ma diceva anche che questo era un modo per tentare la pace.
Io non credo si possa avere la pace senza lottare, perchè le bluejacks non ascoltano la nostra volontà. Così come non ascolteranno una canzone censurata.

Lars è il capo della Shouye, se ho capito bene, ed è stato qualche giorno al ranch per vedere dove sistemare sta mostra.
Non è un tipo cattivo, almeno credo, ma bah... Ha qualcosa di strano!
E' sempre così freddo, composto, misurato. Sembra più una macchina umana, che una persona con delle emozioni sincere, senza contare poi che si veste come un becchino!
Ma in fin dei conti è uno dei "fighetti del core", che ci si vuol fare, ma sembra davvero convito che si possa lottare senza la violenza.
Io non capisco, non lo capisco. Anche Nicolas sembra esserne convinto, così come quel Gabriel.

Gabriel, mamma mia che rabbia che mi da quell'uomo!
Se ne è venuto fuori con una frase tutta ricamata. "Lo facciamo perché dobbiamo pensare ai bambini del Verse..." o qualche stronzata di questo genere.
Che cazzo ne sa lui dei bambini?
Che ne sa lui di quello che hanno passato i bambini?
Che ne sa lui di come non siamo mai stati bambini per colpa di quella maledetta Guerra.!?
Niente, non sa niente! E se ne va in giro a sventolare amore e pace. Fanculo!
He know nothing! Nothing!

Invece Liberty è come me, anche lei crede che dobbiamo riprenderci la nostra terra e non aspettare che qualcuno ce la ridia.
Viene da Shadetrack e tutta la sua famiglia è stata sterminata, quindi risponde sempre come se stesse seduta sopra una sedia di chiodi. Però non è una cattiva donna, lo vedi.
Io gli ho detto che secondo me dovrebbe lasciare andare i morti e pensare ai vivi, ma lei mi ha riposto che i nostri morti non sono contenti di come sono adesso le cose e che solo l'aiuto di Dio non ci darà la nostra terra.
Mi spiace ammetterlo ma ha ragione. Io credo in Dio e sono sicuro che il suo aiuto sia fondamentale, ma non possiamo starcene con le mani in mano, dobbiamo fare in modo che non accada mai più una cosa del genere.
Chiunque è un uomo libero non può starsene a dormire.

E' questo che provavo a spiegare a Nicolas l'altra sera, ma lui non ha capito.
Mi ha sclerato dietro, dicendo che non posso odiare così indiscriminatamente. Che dovrei conoscere prima la gente e poi giudicarla.
Neanche lui sa niente, neanche lui sa niente di me. Non mi conosce, è questa la verità.
Io io... io non vorrei odiare nessuno, davvero. Ma non ce la faccio, è più forte di me.
Non posso cancellare tutta la mia vita e far finta di non aver visto la gente del core ammazzare mia madre, sparare ai miei amici e anche a me.
No, non posso cancellare tutto questo.
E' colpa loro! E' colpa loro se io adesso sono dalla parte opposta del Verse rispetto alla mia casa, se non posso tornare perché per me lì non c'è futuro se non quello del delinquente.
E' colpa loro se mi sono allontanato dal Signore, perché non riesco a non odiare.
Perché Nicolas non capisce?
Non mi conosce, non ancora. Non sa niente di me neanche lui...
Mi sento solo e vorrei parlare con Roona ma so che non sarebbe buono per lei. Non voglio intristirla.

Ma sono contento, ho detto a Nicolas che avrei suonato solo se avesse smesso di fumare.
Mi ha urlato dietro, mi ha sclerato e tirato addosso il pacchetto di sigarette, ma alla fine ha accettato.
Sono contento, forse riuscirò a far smettere di fumare a Nicolas e quindi di mangiarsi i polmoni.
Lui vuole cantare, ma non potrebbe se continua a fumare e vivrebbe anche meno.
Forse non so proteggere chi voglio bene, ma so per certo che farò di tutto per aiutarli, anche se questo significa esser un ragazzo solo e cattivo.