martedì 23 ottobre 2012

Due vie...

Non credevo che litigare con Nicolas mi facesse sentire così in colpa e così soddisfatto allo stesso tempo.

Nicolas vuole partecipare alla mostra della Shouye sulla guerra e la pace con una canzone, ma non sa suonare, quindi ha chiesto a me di farlo.
Io gli ho detto che secondo me non sarebbe servita a niente quella mostra perché tanto le opere vengono censurate delle bluejacks, quindi alla fine saranno tutte cose del Core.
Non lo sto inventando, anche Lars l'aveva detto ma diceva anche che questo era un modo per tentare la pace.
Io non credo si possa avere la pace senza lottare, perchè le bluejacks non ascoltano la nostra volontà. Così come non ascolteranno una canzone censurata.

Lars è il capo della Shouye, se ho capito bene, ed è stato qualche giorno al ranch per vedere dove sistemare sta mostra.
Non è un tipo cattivo, almeno credo, ma bah... Ha qualcosa di strano!
E' sempre così freddo, composto, misurato. Sembra più una macchina umana, che una persona con delle emozioni sincere, senza contare poi che si veste come un becchino!
Ma in fin dei conti è uno dei "fighetti del core", che ci si vuol fare, ma sembra davvero convito che si possa lottare senza la violenza.
Io non capisco, non lo capisco. Anche Nicolas sembra esserne convinto, così come quel Gabriel.

Gabriel, mamma mia che rabbia che mi da quell'uomo!
Se ne è venuto fuori con una frase tutta ricamata. "Lo facciamo perché dobbiamo pensare ai bambini del Verse..." o qualche stronzata di questo genere.
Che cazzo ne sa lui dei bambini?
Che ne sa lui di quello che hanno passato i bambini?
Che ne sa lui di come non siamo mai stati bambini per colpa di quella maledetta Guerra.!?
Niente, non sa niente! E se ne va in giro a sventolare amore e pace. Fanculo!
He know nothing! Nothing!

Invece Liberty è come me, anche lei crede che dobbiamo riprenderci la nostra terra e non aspettare che qualcuno ce la ridia.
Viene da Shadetrack e tutta la sua famiglia è stata sterminata, quindi risponde sempre come se stesse seduta sopra una sedia di chiodi. Però non è una cattiva donna, lo vedi.
Io gli ho detto che secondo me dovrebbe lasciare andare i morti e pensare ai vivi, ma lei mi ha riposto che i nostri morti non sono contenti di come sono adesso le cose e che solo l'aiuto di Dio non ci darà la nostra terra.
Mi spiace ammetterlo ma ha ragione. Io credo in Dio e sono sicuro che il suo aiuto sia fondamentale, ma non possiamo starcene con le mani in mano, dobbiamo fare in modo che non accada mai più una cosa del genere.
Chiunque è un uomo libero non può starsene a dormire.

E' questo che provavo a spiegare a Nicolas l'altra sera, ma lui non ha capito.
Mi ha sclerato dietro, dicendo che non posso odiare così indiscriminatamente. Che dovrei conoscere prima la gente e poi giudicarla.
Neanche lui sa niente, neanche lui sa niente di me. Non mi conosce, è questa la verità.
Io io... io non vorrei odiare nessuno, davvero. Ma non ce la faccio, è più forte di me.
Non posso cancellare tutta la mia vita e far finta di non aver visto la gente del core ammazzare mia madre, sparare ai miei amici e anche a me.
No, non posso cancellare tutto questo.
E' colpa loro! E' colpa loro se io adesso sono dalla parte opposta del Verse rispetto alla mia casa, se non posso tornare perché per me lì non c'è futuro se non quello del delinquente.
E' colpa loro se mi sono allontanato dal Signore, perché non riesco a non odiare.
Perché Nicolas non capisce?
Non mi conosce, non ancora. Non sa niente di me neanche lui...
Mi sento solo e vorrei parlare con Roona ma so che non sarebbe buono per lei. Non voglio intristirla.

Ma sono contento, ho detto a Nicolas che avrei suonato solo se avesse smesso di fumare.
Mi ha urlato dietro, mi ha sclerato e tirato addosso il pacchetto di sigarette, ma alla fine ha accettato.
Sono contento, forse riuscirò a far smettere di fumare a Nicolas e quindi di mangiarsi i polmoni.
Lui vuole cantare, ma non potrebbe se continua a fumare e vivrebbe anche meno.
Forse non so proteggere chi voglio bene, ma so per certo che farò di tutto per aiutarli, anche se questo significa esser un ragazzo solo e cattivo.

sabato 20 ottobre 2012

Me too...


-Phil.....--Phil?-
-Philip!-


-Umh...-
-Phil... perchè hai quella faccia? E perchè respiri così velocemente?-
-....................-
-Stanno... Stanno per arrivare le navi delle bluejacks?-
-Aye.-
-Phil secondo te, come andrà a finire?-
-...................-
-Umh?-
-Non lo so Maya, non lo so.-
-Non moriremo vero?-
-Non... non ti preoccupare Maya, andrà tutto bene.-
-Davvero? Anche se ci bombardano?-
-Anche se ci bombardano. Ce la caveremo.-
-Sicuro?-
-Dobbiamo essere strong, Maya. Questo è sicuro.-
-E'... è vero che se... se moriamo andiamo tutti in...in paradiso?-
-Io... io... Io credo di sì Maya.-
-Anche i miei genitori sono lì?-
-Sì, anche loro.-
-Tu, tu... hai paura Phil?-
-..................-
-Io ho paura Phil, tanta! Non voglio morire e ho il cuore che batte veloce.-
-Me too Maya, me too.- 



[Scorcio sui pensieri dei due ragazzini prima dell'inizio della Serenity Valley, ad Hera]

martedì 16 ottobre 2012

The prayer



I don't know if you can hear me,
 Io non so se puoi sentirmi,
 or if you're even there.
 o se sei anche qui.
 I don't know if you will listen
Io non se tu potrai ascoltare 
to a humble prayer.
una umile preghiera.
They tell me I am just an outcast,

Mi dicono che sono solo un reietto,
I shouldn't speak to you...
 non dovrei parlare con te...
Still I see your face, and wonder, 

Eppure guardo il tuo volto, e mi chiedo,
were you once an outcast too?
 una volta eri un emarginato anche tu?

God help the outcasts, 

Dio aiuta gli emarginati, 
hungry from birth.
affamati dalla nascita.
Show them the mercy 
 Mostra loro la misericordia
they don't find on Earth.
 che non trovano sulla Terra.
The lost and forgotten, 
 I perduti e i dimenticati,
they look to you still.
 loro guardano ancora a te.
God help the outcasts, 
Dio aiuta gli emarginati,
or nobody will.
 o nessuno lo farà.

I ask for nothing,

Io non chiedo nulla,
I can get by.
 io posso tirare avanti.
But I know so many
Ma conosco così tanti
less lucky than I.
meno fortunati di me.
God help the outcasts,
Dio aiuta gli emarginati,
the poor and downtrod.
 i poveri e gli oppressi.
I thought we all were
 Io pensavo fossimo tutti
the children of God.
 i figli di Dio.

I don't know if there's a reason;
Io non so se c'è una ragione;
why some are blessed, some not.
perchè alcuni sono benedetti, altri no.
Why the few you seem to favor 
Perchè quei pochi che tu sembri privilegiare
they fear us, flee us, 

ci temono, fuggono da noi,
try not to see us.
cercano di non vederci.

God help the outcasts, 

 Dio aiuta gli emarginati,
the tattered, the torn.
 i cenciosi, lo straccione.
Seeking an answer 
In cerca di una risposta
to why they were born.
sul motivo per cui sono nati.
Winds of misfortune 

 Venti di sfortuna
have blown them about.
hanno soffiato su di loro.
You made the outcasts,
 Hai fatto gli emarginati,
don't cast them out.
 non li scacciare via.

The poor and unlucky,

I poveri e gli sfortunati,
the weak and the odd.
 i deboli e gli stravaganti.
I thought we all were 
 Io pensavo fossimo tutti
the children of God.
i figli di Dio.

venerdì 12 ottobre 2012

Primo impatto

A volte mi chiedo se la vita non è sadica e si diverte a prenderti per il culo.
 

Ho passato due giorni a convicere Nicolas a non partire per Horyzon, a non andar sui pianeti centrali, a fargli capire che quello che si cerca a volte è proprio sotto i nostri piedi e ci sono pure riuscito!
Nicolas è stato messo in prova dal ranch come pilota.

Ma la vità è veramente ironica.
Il giorno dopo che Nicolas è entrato al Ranch, Opal è stata intossicata da non so bene cosa.
E visto che non sappiamo quanto sia grave o che, Roona ha deciso che... L'avremmo porta a Capital City dai medici della Blue Sun!
E visto che Quinn è tornata a casa sua per qualche giorno l'unico meccanico che poteva far volare la freedom ero io!

Non ci credo, la vita mi ha tirato uno sgambetto orribile.
Io, che ho passato tutto il tempo a convincere gli altri a non andare su Horyzon, sono costretto a portarci metà ranch!
In più non sono un esperto di navicelle, ne ho riparata qualcuna, ma di sicuro non sono mi sono mai occupato della sala macchine. Per fortuna che ho trovato un vecchio manuale dove spiegava un po' di cose, così son riuscito a cavarmela.

Durante la partenza ho incontrato un altro ragazzo che avrà più o meno la mia età, forse un poco più grande, e... Anche lui è di Boros!
Non ci credo, ho incontrato un altro ragazzo che viene dal mio stesso pianeta! E' una cosa fantastica, non riesco neanche a spiegare quanto la cosa mi faccia piacere, ma l'ha fatto. Mi ha reso quasi euforico!
Si chiama John Shepherd.
Purtroppo non ho fatto in tempo a parlarci, perchè eravamo in partenza e stavamo caricando le ultime cose, ma a quanto ho visto Roona lo conosce... Chiederò poi a lei.
Spero di reincontrarlo, ma visto come la vità si diverta in questo periodo, non si può mai dire.

Capital City è una cosa enorme!
Non ho mai visto una città così grossa e costruita in quel modo. Ci sono dei palazzi che sono talmente alti che ci vorrebbero non so quanti alberi impilati per arrivarci.
Sembrano bucare il cielo e tentare di andar ancor più su.
La città è affollatissima ed è enorme! Non so quante vie e viuzze si intersecano, così tante che alla fine mi sono anche perso.
Sono sincero, da una parte mi ha stupito e sopreso, ma non mi piace.
Non voglio restare su questo pianeta un minuto in più del necessario. Tutto intorno a me è ostile. Lo vedo nelle facce della gente quando cammino, lo vedo in quei manifesti elettronici appesi ovunque e in quelle strutture di acciaio che sembrano aver il potere di gelarti le ossa.
Per non parlare del freddo cane che fa su sto cazzo di pianeta!
Si muore dal freddo, il vento sembra una lama tagliente pronta a farsi strada nella tua pelle. E ieri era una bella giornata mi han detto, di solito piove e va ancora più freddo.
Io l'ho sempre detto che i pianeti centrali fanno schifo. Voglio tornare a Greenfield il più velocemente possibile.

Già... ma sono perso per quella maledetta città.
Faceva un freddo cane e io non sapevo più dov'ero, tutte quelle vie mi avevano mandato in confusione.
Non volevo allontarmi dalla Freedom, ma lì c'era Opal a cui badare e io non me la sentivo di esser d'impiccio.
E' Nicolas quello che voleva vedere la città, non io, ma alla fine mi sono trovato a girovagare.
Maledetto me! Potevo starmene chiuso dentro la mia cabina e finchè non eravamo pronti ripartire, ma no...
Beh, sta di fatto che mi sono perso. Non volevo chiedere informazioni a nessuno, mi bastavano gli sguardi scioccati della gente mentre passavo.
Mi sentivo un fenomeno da baraccone, ma non potevo farci proprio niente.

Sono entrato in un negozio che vendeva roba meccanica ed informatica, sembrava avere ogni tipo di oggetto. Non volevo comprare in realtà, ma almeno stavo un poco al caldo per qualche minuto.
No, la vità si diverte ancora.
Non ho dato fastidio a nessuno, non ho guardato male nessuno, non ho detto niente a nessuno, ma a quanto pare ciò non basta per la gente del core.
Una banda di ragazzini con l'aria da padroni del mondo decide che è ora di umiliare un povere rimmer che si fa i fatti suoi.
Prima le risatine di scherno e gli addocchiamenti, poi il richiamo del capo banda, quelle parole cattive. Non ho detto niente, non volevo guai, non ne ho cercati.
Erano in 5, una rissa era a loro favore ed eravamo nel core, ma non avevo paura di questo. Non volevo provocare dei guai a Roona, è già abbastanza incasinata con Opal senza dover poi preoccuparsi di me.

La rabbia aumentava, così come il sangue che arrivava al cervello, la tensione nei muscoli, il battito del cuore e anche l'odio.
L'ultimo insulto e non ho retto, mi son girato e stavo davvero per iniziare la rissa che mi avrebbe visto sconfitto, ma Gabriel dal bancone si è messo in mezzo dicendo di dirgli le caratteristiche di un holodesk aggiornato.
Cazzo, non l'avevo notato in tutto questo! Ma proprio per niente!
Si è messo in mezzo per attirare la mia attenzione e per evitare che combinassi qualche stronzata, lo so.
Ma perchè?
Sta di fatto che con quelle parole sono tornato in possesso di me stesso e mi sono avvicinato al bancone, per evitare di picchiare quei bastardi.
Ma no, neanche quello ha funzionato. Uno di loro, il più piccino mi ha di nuovo insultato perchè sono un rimmer, e ha provato a darmi una spinta forte per farmi cadere a faccia a terra.
Basta, non me ne è fregato più niente.
Ho sopportato, ho sopportato, mi sono controllato, ma basta. Non sono una cane da prendere a calci e neanche un fenomeno da baraccone!
Mi sono girato e l'ho acchiappato per il suo stupido colletto da 'corer. La rabbia sembrava un vulcano ardente dentro di me. E se ne è accorto, eccome se se ne è accorto!
Si è spaventato, ma tanto. L'ho visto nella sua espressione di paura, nel tono della sua vocina stridula e nel suo dimenarsi come un'anguilla.

Faccio così tanta paura? Sì, a quanto pare ieri sì.
Se il proprietario del locale non avesse urlato per calmare quella banda e se Gabriel non si fosse messo in mezzo tra me e quel ragazzino, ieri l'avrei picchiato.
Sì, lo so. Ne sono certo, se non mi avessero fermato all'ultimo non mi sarei controllato più.
L'avrei picchiato e sarei finito nei guai, mi sarei fatto molto male.
Sarei finito nei guai, mi sarei fatto male e quel che peggio avrei messo nei guai anche Roona.
Se ne sono andati e io sono rimasto lì, a testa bassa e con la rabbia che sembrava farmi esplodere.
Gabriel, mi spiace ammetterlo, mi ha aiutato. Ha evitato che combinassi una stronzata...

L'ho sempre detto, i 'corer non sanno un cazzo, non capiscono niente e sono dei bastardi. Nessun può dirmi che non è vero, perchè loro me l'hanno appena dimostrato.
Io non ho fatto niente per offenderli, non ho fatto niente per farmi odiare da loro. Ero lì, semplicemente lì.

Sono finito al mare di Capital City, non l'avevo mai visto.
Volevo stare da solo e non volevo tornare alla nave, sapevo che Roona avrebbe capito subito che c'era qualcosa che non andava.
Lei dice che è capace di intuire quando uno mente, e sembra proprio vero.
No, non era il caso di preoccupare Roona. E' già giù di morale per Opal e per Kayne. Qualche giorno fa me ne ha parlato e non voglio esser un peso per lei.
Ho incontrato una donna sul lungomare, è stata gentile con me.
Certo, io non ero propenso a parlare, ma lei è riuscita a farmi ridere. E' una corer, ma non mi ha trattato male.

Alla fine ho scoperto che lei è Charlotte Alcot, la vice CEO della Blue Sun.
Non ci credo, ho parlato per tutta la serata con una donna che è la viceCeo!
Ma mi è simpatica, è una 'corer, ma mi è simpatica....

lunedì 8 ottobre 2012

Can you understand me?




I am a question to the world
Sono una domanda al mondo
Not an answer to be heard
Non una risposta da ascoltare
Or a moment
O un momento
That's held in your arms
Racchiuso tra le tue braccia

And what do you think you'd ever say?
E cosa pensi di poter mai dire?
I won't listen anyway
Non ascolterò, comunque
You don't know me
Non mi conosci
And I'll never be what you want me to be
E non sarò mai ciò che tu vuoi che io sia

And what do you think you'd understand?
E cosa pensi che capiresti?
I'm a boy, no, I'm a man
Io sono un ragazzo, no, io sono un uomo
You can't take me
Non puoi prendermi
And throw me away
E gettarmi via

And how can you learn what's never shown?
E come puoi imparare ciò che non è mai stato mostrato?
Yeah, you stand here on your own
Sì, tu stai qui da solo
They don't know me
Loro non mi conoscono
Cause I'm not here
Perchè io non sono qui

Chorus:
And I want a moment to be real
E voglio un momento per essere reale
Wanna touch things I don't feel
Voglio toccare le cose che non riesco a sentire
Wanna hold on and feel I belong
Voglio tenere duro e sentire di appartenere a qualcosa
And how can the world want me to change?
E come può il mondo volere che io cambi?
They're the ones that stay the same
Loro sono gli unici che rimangono uguali
They don't know me
Loro non mi conoscono
Cause I'm not here
Perchè io non sono qui.

And you see the things they never see
E tu vedi le cose che loro non hanno mai visto
All you wanted I could be
Potrei essere tutto ciò che vuoi
Now you know me
Ora mi conosci
And I'm not afraid
E non ho paura

And I want to tell you who I am
E voglio dirti chi sono
Can you help me be a man?
Puoi aiutarmi ad essere un uomo?
They can't break me
Loro non posso spezzarmi
As long as I know who I am
Finchè io so chi sono

Chorus
They can't tell me who to be
Loro non possono dirmi chi essere
Cause I'm not what they see
Perchè io non sono quello che vedono
Yeah, the world is still sleepin while I keep on dreaming for me
Sì, il mondo sta ancora dormeno mentre io continuo a sognare per me
And their words are just whispers and lies that'll never believe
E le loro parole sono solo sospiri e bugie a cui non crederò mai

Chorus

I'm the one now
Sono l'unico adesso
Cause I'm still here
Perchè sono ancora qui
I'm the one
Io sono unico
Cause I'm still here
Perchè sono ancora qui
I'm still here
Sono ancora qui
I'm still here
Sono ancora qui
I'm still here
Sono ancora qui
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Roona, non volevo ferirti oggi.
Te l'avevo detto che è meglio tenere le proprie emozioni sotto controllo e non lasciarle libere, perchè rischiamo solo di far del male agli altri.

Tu mi hai chiesto perchè in questi ultimi due giorni stavo giù di morale, ma io ti ho risposto che ero solo stanco.
Però hai capito che non era vero... hai qualcosa di particolare. Riesci sempre a sapere come mi sento, qualunque sia l'espressione che mi piazzo sul viso per apparire allegro. Come cazzo fai?
Mi hai detto che non volevi esser invadente, ma solo farmi sapere che se volevo qualcuno con cui parlare beh... Tu eri lì.
Il mio cuore ha fatto una capriola, sai? Non so più da quanto qualcuno non mi dice che se vuole ha tempo per me... Mi ha fatto piacere, davvero.
Ma vedi Roona oramai non mi serve qualcuno con cui parlare, non più, ho imparato a gestirmi da solo.
Tutte le cose che mi fanno star male riesco a comprimerle nel mio petto e lotto perchè rimangano lì dove sono. Fanno male Roona, un male cane, ma non posso permettere che facciano del male anche ad altri.
Ho visto la luce di maliconia nel tuo sguardo. Dio, mi sento così bastardo!
Hai visto Roona? Le emozioni devono rimanere dove sono o combinano guai! Io non ti ho detto quasi niente e tu eri già triste. Se ti raccontassi del dolore che alcuni giorni mi lacera il petto, staresti ancora più male e io non voglio.

Tu dici che parlare con qualcuno aiuta a ridimensionare i ricordi, ma io credo che invece serva a rendere triste non solo me stesso, ma anche altri.
Io non ho potuto proteggere nessuno di quelli che amavo, sai? Li ho visti cadere tutti, uno dopo l'altro, impotente come solo un bambino sa essere.
Ho visto cadere mia madre, il pastore Dooner, i miei amici di allora, ai tempi di Boros.
Venne poi Hera, ma anche lì non ho potuto salvare nessuno di quelli a cui tenevo. Non ci sono riuscito.
Per qualche motivo sono rimasto io e coloro che amavo no.
Ecco, forse è quella l'unica cosa che mi ha portato via la guerra, ma oramai non ha più niente da portarmi via.
O meglio... Non aveva più niente finchè non sono arrivato al ranch.
Mi sentivo in una botte di ferro, sai? Cosa mi potevano portare via? La mia vita forse, ma non che me ne importasse più di tanto in realtà...
Ho sempre pensato che morire non doveva essere così brutto, infondo rivedi coloro a cui vuoi bene, no?

E invece ora sono qui e mi rendo conto che mi sto affezzionando a te, a Kayne, a quella svampata di Quinn e al Ranch.
Stasera parlavo con Nicolas, il rimmer che vuole essere un corer, e lui mi ha detto che non sa cosa vuole.
Gli ho risposto che molte volte non si sa cosa si vuole finchè non lo trovi oppure non lo perdi. Dio, quanto è vero!
Forse ora ho capito cosa voglio anche io: Un posto a cui appartenere.
Non so se il ranch potrebbe diventarlo, ma è quello che più si avvicina da... da... da Boros probabilmente.
Voglio porter dire "sto tornando a casa".
E proprio per questo che ho paura Roona, ho tanta paura. Non mi capitava dai tempi di Hera di provare paura, ma questa è ancora diversa.
Non ho paura di lasciarci la pelle, come ho detto non mi interessa.
Ho paura di perdere nuovamente, di girarmi e trovarmi uno schermo con una faccia che ride malefica e mi sputa in faccia "You Lose".

Non voglio perdere ancora, non credo di poterlo sopportare. Il mio barile è quasi all'orlo, altre gocce farebbero uscire tutto.
Da quando sono qui penso sempre più spesso alla mia vita e ciò mi rende, delle volte, triste. Non voglio esserlo, ma certi notti il sonno scappa via contro la mia volontà.
Non voglio essere un vittimista, sono grato di quello che ho avuto perchè ci sono persone a cui non è stato concesso neanche quel poco.
Ho paura Roona, davvero tanta, ma non posso dirtelo... Non posso dirlo a nessuno.
Le mie spalle sono grosse, il mio petto ampio e il mio cuore è forte. Sopporterò tutto da solo, l'ho sempre fatto e lo farò.
Le mie emozioni potranno distruggere me, ma non gli permetterò di fare del male a nessun altro.
Sai come si dice... Quel che non ti uccide ti rafforza no? Bene, loro mi renderanno un uomo più forte, puoi starne certa.

Ho visto la tristezza nei tuoi occhi oggi e so che era per colpa mia, anche se tu dicevi che non era vero.
Mi spiace Roona, volevo proteggerti da me stesso ma non ci sono riuscito.
A quanto pare non sono bravo a proteggere la gente...
Queste pagine non le leggerai mai ed è meglio così.
Can you understand me?

domenica 7 ottobre 2012

The past is the present or the future?


Greenfield     06/10/2514

"Distant memories are buried in the past, forever..."
E' da stamattina che questa frase continua a frullarmi in mente. E si ripete, si ripete, si ripete...

Si può seppellire i ricordi per sempre?
Si può cancellare tutto e fare finta che non sia mai accaduto?
Si può annullare tutto, resettare la nostra mente e distruggere i nostri ricordi?

Oggi ero allo stand del tiro a segno ed è arrivato un ragazzo, poco più grande di me. Era vestito da 'Corer, ma il suo modi di fare non lo erano affatto.
Gli ho chiesto se era dei pianeti centrali, ma lui mi ha risposto di no. Mi ha detto che forse lo sarebbe diventato, perchè stava andando lì per trasferirsi, ma che viene da St. Andrew.

Sono rimasto scioccato!
Come è possibile che un rimmer voglia fare una cosa del genere? Che voglia diventare uno... uno... uno di quei bastardi?
Mi ha detto che era piccolo quando è scoppiata la guerra e che, quindi, non può giudicare la gente centrale perchè non conosce i veri motivi del conflitto.
Io non li so i motivi, so solo che ci hanno sparato addosso!
Ci hanno bombardato per ucciderci come cani e che ci hanno costretto a vivere peggio dei ratti!


Come fa ad essersi scordato di tutto questo? Come fa ad aver rimosso tutto quello che è stato, liquidandolo in un semplice: "Ero piccolo, non li conosco."
Non conosco St. Andrew, non so se la guerra sia arrivata fino a lì, ma so che i pianeti centrali hanno distrutto il mio.
Il Rim gronda sangue in ogni angolo, sangue di gente innocente... di gente che non aveva colpe.
Anzi una ne aveva... quella di voler vivere liberi...

Nel resto della giornata ho incontrato Liberty e un certo Klaus.
Entrambi portano dei browncoat!
E' incredibile, è da Hera che non vedo gente portarli. Molte persone gli hanno nascosti dentro i cassettoni per non avere guai, ma loro li portano con visibile orgoglio.
Quando gli ho fatto presente questo mi han detto che in realtà, per il Verse, c'è ancora molta gente che li porta.
Per qualcuno sembrerà un semplice cappotto, ma per chi conosce la sua storia è speranza. Speranza che ancora non è stata soffocata dal sanguinoso governo centrale.

Liberty mi ha parlato dei Dust Devils, i Diavoli.
Sono diversi da come immaginavo, mi han sempre detto che facevano azioni di guerriglia. Lei dice che in realtà, fanno quel che possono e che è necessario. Dire che fanno azioni di guerriglia è come offenderli.
Non lo farò mai più. Loro sono degli eroi, combattono per la liberazione del rim. Mi piacerebbe incontrarne uno...
Un giorno ci sarà la Ribellione, ne sono convinto. Chissa, magari quel giorno anche io imbraccerò un fucile e lotterò contro l'Alleanza.
Sia chiaro...
Non voglio farmi sparare addosso e non voglio morire, ho ancora tante cose che vorrei fare, ma se fosse necessario non esiterei un solo istante.
La maggior parte delle persone che conoscevo è morta. Loro avevano più diritto di me di vivere, ma invece Dio mi ha risparmiato.

Se dovesse venire, un giorno, il momento di combattere beh... Ho un debito verso tutta quella gente.

No.
Non si può dimenticare il passato.
Esso è ciò che ci ha portato ad essere quello che siamo oggi, nel bene e nel male.
Io non capisco come si può scordare tanto dolore, però non sono un vittimista.
Sono vivo, molta altra gente no, e sono contento per questo.
Ma, mai e poi mai, cancellerò il mio passato. Non posso guardare i corer e far finta che non abbiano fatto scoppiare la guerra, nè che non abbiano distrutto il mio mondo.
Io non odiavo l'Alleanza, per me era ne più ne meno che una cosa lontana anni luce dalla mia vita.
Non ho scelto io di riempirmi gli occhi di gente morta o mutilata e non ho neanche voluto quella rabbia cieca che mi arde dentro.
Non voglio morire per il mio passato, perchè io voglio vivere...
Ma, non posso scordare o perdonare, il passato non lo puoi cambiare. E il passato mi ha reso quello che sono.
Sono forse un mostro? Un ragazzo cattivo, che odia tutti quelli che amano l'Alleanza?
Sì, probabilmente sì... ma non ho scelto io di essere così.
No, non ho mai potuto essere libero di scegliere...

martedì 2 ottobre 2012

No tomorrow, just today...


-Natasha, che cazzo ci fai qui?! Stanno arrivando le navi!-
-Io voglio restare qui!-
-Non dire cavolate, devi andartene! Insieme agli altri bambini nei rifugi!-
-Tu devi venire con me, io non ci vado da sola.-
-Non posso. Dobbiamo spegnere tutti i reattori, sennò la fabbrica salta in aria.-
-Non mi interessa, io non ci vado.-
-Cazzo Natasha, non metterti a discutere! Fila via!-
-E va bene, ma mi devi promettere che vieni anche tu al rifugio appena finisci.-
-Nath, io... non lo so se...-
-...........................-
-Okay, I promise! Now, run away... fast!-
-Ok, I'll wait there!-
-Dai Natasha, muoviti. Vai via!-
-Ragazzino, che cazzo stai facendo!? Dobbiamo spegnere sto minchia di reattore ADESSO! O vuoi forse morire qua?!-
-No no, eccomi! Cazzo, stavo mandando ai rifugi Natasha.-
-Non me ne fotte un cazzo di quella orfanella che ti sei preso a cuore, sono stato chiaro?! Ora MUOVERSI!-
-Aye! Vado alle bobine!-

-Ehi ragazzino, sei ancora vivo allora!-
-Che cazzo credevi, che fossi saltato in aria?-
-Non sarebbe affatto strano, visto quello che ci hanno mandato addosso.-
-Aye... beh siamo stati fortunati.-
-Aye aye. Non come quei poveracci nei rifugi.-
-Cosa? What?!-
-Mi pigli per il culo!?-
-..........................-
-Davvero non lo sai? Quei bastardi gli han fatti saltare in aria tutti. -
-No, it's a lay!-
-No, it's the true. Hanno localizzato la gente che si ammassava e hanno buttato giù 4 bombe. Non è sopravissuto nessuno. Ed era pieno di bambini...-
-NATASHA!-