mercoledì 29 maggio 2013

29 May - Unification Day

Il ragazzino apre gli occhi due minuti prima della sveglia puntata, quasi avesse l’istinto innato di anticiparla dopo una notte insonne.  Sbatte le palpebre ma c’è sempre buio intorno e solo dopo qualche istante si rende conto che resterà buio finchè non accederà la luce. Non si è ancora abituato al fatto che la sua giornata non segue i ritmi di un sole nascente fino al suo calare. 

Non ha dormito quasi nulla, se non a piccoli spezzoni disturbati da incubi e lunghe ore a fissare il soffitto metallico. Sa che giorno sta per arrivare, uno dei più brutti dell’anno.


-HAPPY UNIFICATION DAY!-


I due minuti sono passati e la sveglia dell’holodeck richiama la sua attenzione con quella ricorrenza del calendario. Il ragazzino va a guardarla con aria svogliata, come se non avesse la forza di alzarsi per spegnere quella scritta holoproiettata. La forza però gli viene quando il deck comincia a riprodurre le prime note dell’inno Alleato; Il giovane scatta in piedi e l’afferra con un moto veloce e quasi rabbioso. Il primo istinto è spaccarlo contro la finestra, ma poi conta mentalmente i soldi spesi e lo rimette giù sulla scrivania, limitandosi ha spegnerlo. Nella sua testa passa l’idea che è un prodotto corer, c’era da aspettarselo, farà in modo di cancellare queste stupide ricorrenze dalla memoria quando prima.

La stanza è silenziosa, Beth deve esser uscita prima di lui, e quindi decide di cambiarsi con la divisa e sparire allo spazioporto per qualche riparazione complicata, giusto per non esser in mezzo alla gente. Il piccolo pannello nell’angolo cottura mostra i vari cibi sintetici pronti da produrre, ma il ragazzino si limita a un bicchiere di latte, o almeno quello che dovrebbe esser il suo sostituto energetico. Non ha fame, lo stomaco è chiuso in una presa di nausea. Mentre sta raccogliendo le sue cose arriva una comunicazione sul cortexpad aziendale, una comunicazione che non promette nulla di buono.


-Devi sostituire Jason al bancone del Roadhouse. A quanto pare sta male e gli altri sono già di turno.-


Una smorfia compare sul viso del diciottenne, mentre va a infilarsi l’aggeggio elettronico in tasca. Il Roadhouse, il giorno della Sconfitta…. Ci sarà una scazzottata, sicuro e lui non sarà imparziale già lo sa. Un altro sospiro accompagna la camminata verso la porta della stanza. Da lì al Roadhouse ci sono solo tre livelli, troppo pochi.

La mattina passa tutto sommato in modo tranquillo a parte qualche piccola scaramuccia ai tavoli, almeno finchè un uomo sulla quarantina con l’accento tipicamente del Core comincia ad osannare ad alta voce l’Alleanza per aver sconfitto i vili Browncoats quattro anni fa, facendo seguire una miriade d’insulti. Le voci si rincorrono tra i tavoli, chi per una parte chi per l’altra. Il ragazzino stringe forte il bancone, Ming davanti a sé che gli dice di fare un respiro profondo e di non arrabbiarsi. Gurtrud che prova a far calmare gli animi della sala, Alan che arriva e si trattiene a stento, Beth che si porta il ghiaccio al labbro.


-I am a good old rebel now that's just what I am and for this United Nation, I do not give a damn.
I'm glad I fought against them, I only wish we won.
I ain't asked any pardon for anything I've done… -


Lui comincia a cantarla a bassa voce, per non farsi sentire più del necessario, ma dopo qualche istante metà della sala segue il ritmo della canzone indipendentista. Alan sembra rincuorarsi un poco e la rissa è imminente. Una rissa che è solo una pallida proiezione di ciò che è stata la guerra, di ciò che è ancora la guerra per molti. Ming prende le redini e sale sul palco esibendosi a nome della Shouye, in breve cala la calma in sala. La rissa è stata evitata, ma né Alan, né Beth né il giovane meccanico sembrano trovar pace infondo allo stomaco. Odio, mescolato a dispiacere e dolore. Una mistura che anche dopo anni corrode le vene e i nervi.

Finite le canoniche nove ore di turno, la porta della sua stanza si apre e lui si butta sul letto con tutta la divisa, sperando solo di addormentarsi per scordare la giornata. Sa bene che non accadrà, ogni anno sono due notti insonni, distorte da incubi e rammarichi di una guerra persa, di una speranza infranta, di una rivincita troppo lontana e di una solitudine strisciante.

La sveglia del deck suona nuovamente e il ragazzo apre un occhio con fare scocciato, indolente, pronto già a guardare sospirando l’holoproiezione della comunicazione per la fine del 29 Maggio. 
Niente di tutto questo accade. A caratteri cubitali viene proiettato sul muro della stanza, in diverse riprese:


-STRAGE A CAPITAL CITY, HORYZON, DURANTE LA PARATA ANNUALE DELL'ALLEANZA.. 
ESPLOSIONE DI BOMBA TRA LA FOLLA. 
9 MORTI. 
ALMENO 30 FERITI ACCERTATI, MA IL NUMERO CONTINUA A SALIRE, FORSE 50.
2 BAMBINI GRAVI.  
PROBABILE MATRICE INDIPENDENTISTA.-


Con uno scatto è in piedi, la giacca poggiata sul letto che scivola bruscamente fino al pavimento. Una gioia profonda lo invade, incontrollabile, così come incontrollabile è il senso di colpa immediatamente successivo. Sa che dovrebbe essere scosso e orripilato. Sa che è sbagliato, imperdonabile agli occhi degli uomini e di Dio. Sa che non dovrebbe sentire quella gioia. Sa che avrà del rimorso, ma questo verrà dopo.
La guerra non è ancora finita, no. Ora l'hanno capito tutti, perfino i core. 
Un fugace sorriso si forma sul viso nell’oscurità della stanza, illuminata solo dalla proiezione della notizia cortexdiffusa.


-Happy Unification Day.-





lunedì 13 maggio 2013

Passi indietro

Il giorno in cui gli schiavisti mi puntaro i mauler in faccia credevo fosse arrivata la fine, invece non è stato così.
Sono ancora vivo, ma non so se questo sia un bene oppure no.

Ho venduto la mia dignità per sopravvivere alla fine, per mantere fede a delle promesse. Ho firmato quel dannato foglio e sono diventato schiavo.
Ho passato giorni al Bazaar di Hall Point in mano a quel bastardo di Olson, il commerciante di schiavi che mi ha comprato.
L'unica cosa positiva è che, fortuna vuole, ho ritrovato Beth e Eithan la sopra.
Lars ci ha trovato, penso che Lucky l'abbia avvisato, ma ci ha trovato! Pensavo che sarebbe finita bene, ma non è stato proprio così.
Io sono stato venduto a Lars, Eithan ad Arch.... Beth ad Electra, la Head di Hall Point.

Non c'è fortuna o se c'è in questi mesi sta girando in un altra zona.

Ritorno a Greenfield per qualche tempo per cercare Electra e convincerla a lasciare Beth libera, ma non la trovo.
Trovo Winger e il capitano Neville però e mi sembra di tornare un poco alla normalità.
Mi chiedono di fargli un favore, di smontare una cosa. Non mi faccio problemi, finchè capisco che non è qualcosa di normale.
Winger mi benda, si scusa anche, ma dice che è per la mia sicurezza e poi scendiamo al piano sotto del The Machine. Gli chiedo se è qualcosa di illegale, lei mi dice che faccio troppe domande.
C'è un locale che non conosco, pieno di vasche e banconi. Preferisco non chiedere più e smonto.
La sera però arriva anche un altro amico di Winger, Huck e al piano di sopra arriva l'ammiraglio Wolfe, l'ho visto dalle telecamere di sicurezza.
Winger e Huck sono andati di matto ed era chiaro che ci avevo preso in pieno nel pomeriggio. Era un laboratorio per la produzione di droga! Cazzo, droga!
Pensavo che il capitano Neville e Winger ormai fossero fuori dal giro, insomma... ho litigato con le bluejacks per loro. A quanto pare mi sbagliavo però.
Alla fine di tutto però non ho fatto niente, tranne rimbrottare contro il capitano. Alla fine di tutto lui sa cosa so fare per davvero, non so neanche il perchè glielo detto, ma l'ho fatto. Forse non mi sentivo adatto a fare l'ipocrita, infondo non sono poi stato molto migliore di loro. E adesso lui lo sa.

Ho fatto a botte con una bluejacks, un tale "caporale D. Roscow" e mi hanno messo in stato di fermo.
L'ho fatto perchè lui mi ha insultato, solo perchè sull'IdN c'era scritto che ero uno schiavo. Non m'importa, mi ha insultato.
Io gli ho risposto per le rime, dandogli del idiota, era in divisa.
Mi ha detto che mi avrebbe portato alla base per offese a pubblico ufficiale, poi si è tolto la targhetta dicendo che per qualche minuto era in pausa.
Poi ha cercato di darmele.
Sinceramente non sono un sacco da prendere a pugni e ho reagito. Risultato? Naso rotto e mezza faccia in livido, ovviamente. Sono un meccanico, non un rissaiolo.
L'ammiraglio Wolfe mi ha detto che non mi sbatteva dentro giusto per lasciar correre, ma che sono solo un provocatore bello e buono, bla bla bla. Che ho brutte frequentazioni e bla bla bla...
Vada a farsi fottere anche lui. Roona ne aveva fiducia, io no.
Che diavolo dovrei fare con loro? Stendergli un tappeto rosso e lustrargli gli stivali dopo che hanno ammazzato la mia gente e distrutto il mio pianeta!?
Never.

Beth però è andata in carcere, si è voluta costitutire alla fine di tutto.
Non... non voglio parlarne. E' già complicato così.
Senza contare che lo fa per proteggere gli altri, compreso John. Io gli avrei voluto spaccare la faccia!
Ha provato a baciarla mentre non c'ero! Mio fratello!
Dio che rabbia!
Ora comunque Beth è fuori, in libertà vigilata per la buffalo country ma è di fatto libera.
Io ho accettato un lavoro, questa volta montare un laboratorio di droga su Goldera, per conto di Huck. Quello che produce è legale lì, non sarebbe sbagliato. Ma lo so, I feel it. Lo è, è sbagliato.
L'ho accettato, perchè? Non lo so neanche io, non m'importa più di tanto ad essere sincero.
Sono di nuovo a corto di soldi, o meglio... ce li ho ma quelli sono la riserva intoccabile, per le emergenze.
L'ho fatto per soldi? No in realtà.
Non lo so, sto diventando freddo... cioè indifferente, dopo la situazione degli schiavisti. Ho detto ad Huck che è qualcosa che fa male, ma.... poi ho accettato. Me ne sono fregato.
Sto tornando quello di prima? Quello che non si faceva troppi problemi? Quello che ero prima di entrare al ranch?

Electra ha assunto Beth sullo skyplex.
Ora lavorerà lì, almeno finchè non avrà riscattato la sua libertà sulla carta. Non mi piacciono le lattine volanti, proprio per niente.
Electra mi ha offerto un lavoro lì, così da poter restare con Beth. Ha detto che posso anche fare il meccanico per il Capitano Neville e Winger, senza problemi.
Ci ho riflettuto parecchio e alla fine ho accettato.
So le voci che girano sulla lattina ed Electra mi ha fatto capire che praticamente sono vere.
Mi sento sporco... sporco già da adesso, anche se non ho fatto niente per ora. Però non posso lasciare Beth in quel posto da sola, sarebbe solo peggio, anche per lei.
No, non starò separato dalla mia ragazza dopo tutto quello che è successo no.

Non so che mi stia succedendo. O meglio, lo so... ma ho paura di scoprire che è veramente così.
Sto tornando indietro, ai primi tempi dopo la guerra, dove per me non c'era nè religione nè troppa morale.
Ho paura di tornare indietro, aye. Una paura fottuta, ma non ho scelta.
Non ho mai scelta.